Quando a freddo penso ai trucchi, mi vengono in mente tante cose: dal cilindro del prestigiatore da cui pescare l’impossibile, le mani dell’illusionista dalle quali appare o scompare di tutto, alla postazione super attrezzata di un makeup artist.
Così, come quando pronuncio la parola travestimento, non posso non pensare al Carnevale o a un dietro le quinte animato di un teatro.
In realtà dietro un trucco o ad un travestimento c’è molto di più, che svela qualcosa di meno scontato e profondamente più illuminante che ci riguarda un po’ tutti da vicino.
Travestimenti e trucchi sono soprattutto i primi giochi che impariamo osservando i grandi, fin dai primi anni di vita. Le malizie senza età che ci accompagnano nel corso del nostro cammino sulla terra provvisti di una doppia faccia.
Da una parte il mascheramento è la strategia migliore e apparentemente più innocente per celare il nostro vero Sé, la parte autentica di noi che non osiamo mostrare davvero.
Dall’altra travestirci è quel bellissimo vestito vedo non vedo con il quale possiamo presentarci al mondo, senza rischiare di essere giudicati per ciò che in realtà siamo.

La psicologia abbina il significato della maschera alle 5 ferite, lo strumento più efficace che il bambino ha trovato per difendersi da un dolore subito e diventare così parte attiva su di esso.
Il meccanismo è automatico. Siamo così abituati a quelle piccole grandi beffe che ci prendiamo del mondo, le nostre nemiche peggiori, che agiscono silenti sabotando la nostra serenità.
Infilarsi una maschera è la dolce narcosi per proteggerci da un paio di occhi indagatori che riesca a bucare le apparenze. Quello sguardo esterno che rischia di scoprire quello che vorremmo dire, ma che non ci è permesso manifestare perché magari non piacerebbe al mondo.
Riprendendo uno dei passaggi iniziali e concludere con una nota di leggerezza variopinta e luminosa, la parola “ trucco “ evoca anche il maquillage fatto di ombretti, ciprie, terre, primer, eyeliner, mascara, detergenti ecc. ecc. ecc.
Un mondo a colori che piace soprattutto a noi ragazze e che ha il potere di eludere le nostre zone d’ombra, esaltando i nostri punti di forza.
Il tema della dissimulazione assume qui connotati più gentili, delicati, astratti, impalpabili e sospesi.